Priorities
New Washington, Maggio 1497
La donna, sulla quarantina, dopo essersi già scusata più volte con deferenza era lì a capo chino, impeccabile nella sua uniforme da lavoro, mentre Babette le inveiva contro, e intanto cercava inutilmente di asciugare la macchia bluastra che spiccava sul vestito, aperto sul letto.
"E non mi venire a dire che non l'avevi visto! Domani partiamo, è ovvio che ci siano bagagli in giro. Spero che ti sia fatta abbastanza male... Io non capisco perché mia madre ancora non ti abbia licenziata."
"..."
"Uff, accidenti... Dovevo metterlo per andare alla sfilata di Joy Crawford! Ci saranno tutti, tutti!" il tono lamentoso, capriccioso, viziato. Afferra il cortex pad, angosciata.
"Mamma. Mamma devi aiutarmi. Quella sciocca di Ruth mi ha rovinato il vestito. Sì, quello che dovevo mettere stasera! Davvero, non so perché la tieni ancora!" una pausa, mentre ascolta quello che Cora le dice "E dici che verranno qui, dall'atelier?" altra pausa, per ora senza degnare la cameriera di uno sguardo, poi sorride, rincuorata "D'accordo mamma, grazie" e chiude la comunicazione. Torna immediatamente a incupirsi.
"E adesso sparisci!"
Pochi giorni dopo Ruth Malone, vedova e madre di due figli minorenni, era senza lavoro.
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