Fever

Safeport, Marzo 2515

Sono qui ferma da giorni. Sulla nave ci saranno sì e no due scagnozzi, quattro topi e Hyena, che almeno ogni tanto si affaccia a vedere se sono ancora viva. Le ferite mi fanno male, inutile dire che nessuno mi ha cambiato una fasciatura, da quando mi hanno operato in quella fogna che qui a Sunset chiamano infermeria. Se non avessi avuto soldi con me probabilmente mi avrebbero scaricata nel canyon, altro che operazione...
Almeno il proiettile lo hanno estratto, ma poi mi hanno sbattuta fuori. E meno male che Black ha accettato di tenermi sulla sua nave. Anche se ora, appunto, non c'è nessuno.
Non ho idea di dove accidenti siano finiti tutti. Ritter è stato arrestato, questo l'ho saputo da Black. Anche Kat, arrestata, con una certa Rinoa Rinn, l'ho letto da qualche parte sulla rete. Gli altri non saprei.
E Occhiverdi è partito, con Andre, Arch, la sua Brigade e il mio pit. Okay non è mio, è suo. Ma ci sono tutti i miei risparmi, dentro. Va bene così. Anche se avrei voluto esserci anche io. Ma l'importante è che riescano a tirar via Sam di lì.
La rossa, Harvey, chissà se è riuscita a partire con loro. E chissà se sono riusciti a lasciarne fuori Black. Non so un cazzo, e ho la febbre ancora alta, dormo gran parte del giorno e non è piacevole, considerato il tipo di sogni che faccio. Sarà colpa dei medicinali. O della mia vita che è uno schifo, chi lo sa. Ma del resto quale vita non lo sarebbe?
Almeno Occhiverdi ogni tanto mi aggiorna.
Ma ho paura. Non di morire, anche se sarebbe una bella ironia, morire ora, dopo che sono riuscita a sopravvivere a un proiettile nella pancia. Ma sopravvivere a un proiettile non vuol dire sopravvivere a un'operazione fatta da quei "medici" e in quelle condizioni. E senza nessuno a seguirmi dopo... Pazienza. Sarà un modo per capire quanto sono resistente. O sfigata. Che a volte mi chiedo se crepare non sia la vera fortuna, in questo Verse.
Comunque no, la mia paura è tutta lì, su Greenfield. Che qualcosa vada storto, che non riescano a portarli via, che Sam ci lasci la vita, o perda quello che ha di più caro. Non lo merita.
E già mi sto contraddicendo, giusto? Dovrei augurargli di farcela? Di riuscire a tirarsi via da questo inferno?
No. Non ci riesco. Forse per lui può esserci di meglio. Lo merita. Come nessuno che io conosca.

Posted by Me | alle 13:00

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