That Edan Dartley?

Corona, Luglio 2497

Un gruppo di giovani, adolescenti, forse un paio di maggiorenni, ma la maggior parte si aggira sui diciassette anni. Babette è seduta su un dondolo laccato di bianco, lo spacco del costosissimo abito estivo mostra le lunghe gambe abbronzate, elegantemente accavallate, in una posa che la fa apparire una donna. Anche il piglio sicuro e mondano fa la sua parte, mentre risponde al ragazzo che ha appena detto la sua sulla eventuale annessione del Rim.
Ride, poi imposta un sorriso appena accennato "Non è probabile, Lee, è ormai sicura. Del resto come credi che il Core potrebbe assicurarsi i prezzi migliori? È questione di economia, è necessario. Inoltre quella gente ne ha disperatamente bisogno, ti rendi conto che non hanno nemmeno una piscina?" La risata che segue è corale, per la battuta che la ragazza, ma a quanto pare anche i suoi amici, trova estremamente divertente. Edan Dartley no, lui non ride. Lui la guarda, la osserva, in silenzio, con un sorriso abbozzato e lo sguardo attento e distante a un tempo. Sente il suo sguardo addosso ma non si volta, non gli darà quella soddisfazione.
Quel ragazzo non lo capisce. È taciturno, sfuggente. Ha un anno più di lei, ma potrebbero essere mille, per quanto poco riesce a comunicare con lui. Stesso pianeta, stesso ambiente, stesse località per la villeggiatura. Fin da bambini non erano mancate le occasioni condivise. Si parlava del più e del meno. Poco, si parlava poco. O meglio lei parlava, vivace e socialmente divertita come aveva imparato da sua madre, lui rispondeva a monosillabi, salvo che l'argomento non lo coinvolgesse in modo particolare. Ed erano pochi gli argomenti in grado di coinvolgerlo, almeno tra quelli da lei frequentemente trattati. E poi quel modo di guardare, in silenzio, al limite della maleducazione. Si sentiva costantemente sotto esame, in sua presenza, ed era una cosa che non le piaceva affatto.



Posted by Me | alle 12:44

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