Tailspin

 Maracay, Giugno 2515


Ho detto a Sam che io non penso, che mi rifiuto di farlo. Gli ho mentito. O meglio, è quello che faccio di solito, ma questa cosa proprio non riesco a togliermela dalla testa. Un vertice di ministri rimmer, qui a Maracay.
La gente qui continua a parlarne in modo leggero, tra musica e risate, come fanno sempre. Del resto come dovrebbero parlarne ragazzini e donne di mezza età che passano i loro giorni sotto il sole tra i banchi del Cruzero?
Come ho già detto a Sam non capisco una parola di quello che dicono, ma non è difficile capire che non si fanno domande, che per loro è una curiosità, li fa sentire importanti. Quella gente di spicco ha scelto proprio il loro pianeta, per incontrarsi, ne ridono. Orgogliosi, anche. Gli uomini mi sembrano più tesi del solito, invece, anche se basta una tequila, un rhum, e il sorriso immortale, quel sorriso che ho visto solo sul viso dei Leafer, torna come se non se ne fosse mai andato.
Non lo so. Continuo a pensarci. Che vuol dire. È come guardare una frase scritta in un alfabeto sconosciuto. Sai che è fondamentale, ma il significato ti sfugge. Questa cosa ce l'ha un significato. Un significato importante. Potrebbe cambiare la vita a ogni singola persona in questo Verse che non viva nelle gabbie di cristallo dei palazzi del Core. A quelli niente cambierà mai davvero la vita, se non loro stessi.
Ma tutti gli altri...
Stanton pensa che potrebbero voler dichiarare l'indipendenza del Rim.
Tianxiaode se vorrei vederlo, quel momento...
Vorrei essere in un angolo per vedere tutte le loro facce, di quei fottuti bastardi padroni dell'universo. Che effetto fa sentirsi dire di no, eh? Abituati a ottenere tutto. Sempre. Con le buone o le cattive. Spesso con quel sorriso vuoto sulle labbra.
E le cattive ricomincerebbero, non ne ho alcun dubbio.
Ma stavolta forse il numero di quelli convinti che abbiano ragione potrebbe scendere, una buona volta.


Maledizione... Frequentare gente come Hale mi sta dando al cervello.
Non hanno la minima speranza. Ora come allora. Sarebbe un massacro, tale e quale.
Ma forse è qualcosa destinata a durare in eterno, la spina nel fianco, un supplizio che non uccide, ma impedisce di lavarsi le coscienze dal sangue versato.
Ecco, altre cazzate. Quella gente nemmeno ce l'ha una coscienza, non l'ha mai avuta.

Sarà meglio che faccia come ho detto e chiuda tutta questa merda fuori, dove non mi sia impossibile andare a rovistare, quanto meno fino a quando non sarà il momento di pensarci. Quando ci sarà qualcosa di concreto su cui pensare, almeno.



Posted by Me | alle 01:31

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