Torn Apart

Oak Town, Agosto 2515

Non ci penso. Il più delle volte cerco di non pensarci. Poi arrivano le mattine come questa, in cui la testa cammina e non riesco a fissare il pensiero su qualcosa che mi distragga abbastanza. E mi chiedo che senso abbia questo Verse diviso in due. È come se una lama gigantesca avesse diviso in due il mio mondo, privandomi di tutta una parte di quello che era mio. La mia casa su New Melbourne, il mio lavoro su Richleaf, i miei amici...
Lo erano? Lo sono stati, un tempo. Ma ora? Sam, André. Erano parte della mia vita, l'aria che respiravo, il mio cielo, e ora? Sembrano passati secoli. Forse faccio parte di quello di cui volevano liberarsi, in fondo. Anche se un tempo non sembrava fosse così. È davvero meglio ora?
Spero che per loro lo sia. Per me non lo è. E non perché sia sbagliato quello che hanno fatto, ma perché tutto è sbagliato. Questo Verse è sbagliato. Un errore, un progetto riuscito male che non si riesce a rimettere a posto. Che nessuno può rimettere a posto.
E quindi andiamo avanti. Continuo giorno dopo giorno a portare avanti la mia vita senza senso. Faccio le cose che mi danno da vivere, e cerco di non pensare agli amici persi nel volgere della Storia del Verse, agli amici lontani per scelte di vita personale, a Sep che continua a odiarmi, senza riuscirci del tutto, a Edan che non riuscirà mai a staccarsi dal Core, che ancora trattiene le sue radici e probabilmente le tratterrà sempre, a Cris e Jorge, che appartengono a un mondo dove non sono bene accetta, che mi ha tagliato fuori.
Niente è per sempre. Peccato non basti saperlo per non legare il cuore a persone che probabilmente non rivedrai mai più. Ma non è troppo grave, basta chiuderlo in un posto abbastanza distante da non sentirlo gridare. Fortunatamente il più delle volte ci riesco.



Posted by Me | alle 08:53

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